Non tutti forse sanno che sin da sempre la storia delle console è stata accompagnata da versioni per così dire "alternative" nonché economiche delle stesse. Tra le console più gettonate nel subire questo trattamento di "copia" troviamo certamente le PlayStation. A seguire una top 5 dei modelli più famosi e simpatici.
5 - Polystation
Forte dello slogan “It’s just not a game anymore!!”, Polystation è stata precursore delle più blasonate e famose console. Le linee vi ricorderanno forse la versione slim della prima console più famosa del mondo, ma sotto il coperchio di questo gioiellino marchiato Pony, c’è veramente tanto, ma tanto... spazio. Sì, perché quello che all’apparenza è un vano disco, è in realtà un comodo porta controller. Controller che meritano una menzione a sé. La Pony, famosa per essere avanti con i tempi, ed essere quindi già affondata nella crisi 10 anni fa, aveva già in mente l’idea di joypad wireless. La tecnologia ancora non era così all’avanguardia, ma loro intanto hanno tolto i fili ai loro controller. E voi direte, come facevano allora a funzionare? Semplice, non lo facevano. D’altra parte la tecnologia non può certo bloccarsi davanti a queste inezie.
4 - iReadyGo RG
Impazienti di acquistare la PS Vita, la nuova console portatile di Sony? Non vi preoccupate, è già disponibile la iReadyGo RG. In Cina, grazie ad un calendario diverso dal nostro, la nuova generazione arriva prima. I giocatori del Sol Levante possono quindi già provare con mano questo dispositivo rivoluzionario. La scelta cromatica dei tasti è un po’ infelice e fa volare la mente verso fazioni opposte, ma ciò che davvero farà fare il salto di qualità al gaming, sono i due comodi poggia pollici. Sì, quelli che a prima vista possono sembrare due stick analogici, sono in realtà dei comodi incavi in cui far riposare ciò che vi contraddistingue dai fan di Justin Bieber. In questo modo niente più stress durante le lunghe sessioni video del nuovo Letal Rear Bolid di Jokima.
3 - Polystation 2
La vostra avidità ha fatto incetta dell’aspartame videoludico prodotto dalla Polystation 1? Pony ha pensato proprio a voi! Forte dei numeri di vendita della prima console (ben 7 dispositivi piazzati in tutto il Giappone la prima settimana), Pony ha voluto esagerare. La Polystation 2 al momento della sua uscita, era un vero e proprio gioiellino di tecnologia. Dotata di un processore Half Core™ che operava alla frequenza di 4.8 Hertz e di una scheda video nVecchia con a bordo 129 Kb di VRAM, questa console segnò un nuovo standard per l’epoca. Uno standard molto negativo. Presi dalla foga di doppiare il successo della prima Polystation, Pony si dimenticò di inserire il comparto di alimentazione...
2 - POP Station
La console che vi stiamo per presentare è uscita pochi anni fa, ma in sordina, messa in ombra dal matrimonio di Carla Bruni e Nicolas Sarkozy. Parliamo della POP Station e la facile ironia che si può fare sulla palese somiglianza con la PSP di Sony è sfortunatamente fondata e difficile da evitare. Noi però non ci fermiamo alle apparenze e abbiamo ordinato addirittura il Value Pack, che offriva in omaggio un comodo braccialetto da collo, nel caso la disperazione invadesse il vostro spirito di videogiocatore. Sono infatti davvero poche le gioie che la POP station offre, anche a causa del bizzarro schermo con tecnologia Sky™ in grado di mostrare solamente le gradazioni di celeste. Altra scelta infelice, è stata quella di lesinare sulla geometria, come potete vedere dalle figure che identificano i 4 tasti principali della console. Sì, avete visto bene.
1 - Mini Polystation 3
Siamo finalmente arrivati sul primo gradino del podio e Pony sfoggia con orgoglio una doppietta. Non contenta della medaglia d’argento ottenuta grazie a POP Station, Pony nel 2005 presenta alla stampa locale di Hamamatsu (浜松市), Polystation 3. Per i giornalisti fu subito evidente che Pony fosse cresciuta (rumor riportavano addirittura un cambio di nome in Horse) e che non avesse intenzione di commettere i gravi errori di sviluppo della precedente console, ma nessuno si aspettava un tale salto di qualità. Polystation 3 mostra subito una differenza con le altre console casalinghe: la mancanza di un’uscita HDMI. I giornalisti sulle prime pensarono addirittura alla bassa definizione, ma erano lontani dalla soluzione. Il presidente di Pony, Knight Little, girando una manovella posta sul retro della console, fece uscire un piccolo schermo. Sì, difficile da credere. Pony chiuse i battenti la settimana successiva.